Garante Privacy: nuove tutele per i candidati – approvato il Codice di Condotta delle Agenzie per il Lavoro

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Il Codice di Condotta per le Agenzie per il Lavoro è stato varato dal Garante Privacy il 14 febbraio 2024. Definisce le “buone prassi” per un corretto trattamento dei dati nelle attività di intermediazione, ricerca e selezione del personale.

Le “buone prassi” nel Codice di Condotta del Garante Privacy per le Agenzie del Lavoro

Il Codice di Condotta, in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, mira a fare chiarezza introducendo alcune previsioni significative per tutelare coloro che inviano la propria candidatura a posizioni lavorative, eliminando il rischio di possibili discriminazioni. 

In particolare, le Agenzie per il Lavoro che vi aderiscono si impegnano a:

  • gestire esclusivamente i dati strettamente indispensabili per l’instaurazione del rapporto di lavoro;
  • non condurre indagini che oltrepassano la competenza tecnico-professionale. Ad esempio indagini che riguardano le opinioni politiche, religiose o sindacali dei lavoratori o candidati;
  • non ricavare informazioni che riguardano lo stato matrimoniale, la gravidanza o l’appartenenza a categorie protette (diversamente abili), nemmeno se i candidati ne rilasciano un esplicito consenso;
  • non trattare informazioni concernenti illeciti disciplinari o procedimenti giudiziari che abbiano coinvolto il candidato. Ciò non sarà possibile nemmeno con esplicito consenso del candidato;
  • non utilizzare i profili social destinati alla comunicazione interpersonale (e non professionale) per ricavare informazioni sul candidato nella fase preliminare all’assunzione. E’ possibile invece ricavare quelle informazioni pubblicate sui profili social di natura professionale, purché siano informazioni connesse alla competenza richiesta;
  • non acquisire referenze da parte dei precedenti datori di lavoro per comunicarle ai propri clienti senza una “previa autorizzazione esplicita del candidato”.

Per quanto concerne le decisioni derivate da processi automatizzati, le Agenzie sono tenute a condurre una valutazione approfondita degli impatti e a fornire l’informativa sul trattamento dei dati ai lavoratori. In quest’ultima, devono esplicitare chiaramente i meccanismi alla base dell’automazione e le periodiche valutazioni effettuate per garantirne l’affidabilità.

In situazioni in cui le decisioni sono completamente automatizzate nei confronti dei lavoratori, è comunque essenziale assicurare loro il diritto di richiedere l’intervento umano, esprimere la propria opinione e contestare la decisione.

Con lo stesso provvedimento, l’Autorità ha anche affidato all’Organismo di monitoraggio (Odm), un ente indipendente formato da tre componenti, il compito di vigilare l’adempimento del Codice da parte delle Agenzie del Lavoro aderenti e gestire il processo di risoluzione dei reclami.

Conclusioni

L’adesione al Codice di Condotta da parte delle Agenzie per il Lavoro può rappresentare un importante elemento di responsabilizzazione (accountability) dato che consente di dimostrare la conformità delle pratiche di trattamento dati, rafforzando la fiducia degli interessati.

Per saperne di più> Il principio di Accountability nel GDPR e i documenti utili

Già nel 2019 era stato pubblicato un provvedimento nel quale venivano fornite prescrizioni sul trattamento di categorie di dati particolari, tra cui anche i rapporti di lavoro. 

Per approfondire > Il Garante indica quali dati trattare, e come, nel rapporto di lavoro. Nuovi limiti per aziende e consulenti del lavoro?


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