Garante Privacy: la relazione annuale 2022

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Il Garante ha presentato al parlamento la relazione annuale 2022: le sfide, le attività, i provvedimenti, le preoccupazioni relativi alla tutela dei diritti fondamentali degli individui nel mondo digitale.

Garante Privacy: la relazione annuale 2022

Come ogni anno, il Garante per la protezione dei dati personali ha relazionato al Parlamento rispetto alle sfide, le attività, i provvedimenti, le preoccupazioni relativi alla tutela dei diritti fondamentali degli individui nel mondo digitale. Sullo sfondo del discorso le grandi sfide del nostro secolo, dalle implicazioni etiche delle nuove tecnologie all’ “economia dei dati”, dalle grandi piattaforme (social e non solo) alla sfida per la protezione dei minori…

I campi di intervento del Garante sono ormai sempre più estesi, mano a mano che si rende sempre più complesso quell’equilibrio, quanto mai necessario, tra il trattamento funzionale dei dati e il rispetto dei diritti fondamentali dell’individuo.

In un contesto così complesso, l’attività del Garante non poteva che subire una forte intensificazione. E così è stato: nel 2022 le ispezioni sono triplicate e le sanzioni hanno raggiunto la cifra dei 9 milioni di euro.

Le sfide alla privacy

Nel suo intervento, il Garante, he elencato le sfide principali che le autorità hanno dovuto affrontare.

Il 2022 ha visto una serie di interventi centrati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale: in particolare, le implicazioni etiche della tecnologia; l’economia fondata sui dati; le grandi piattaforme e la tutela dei minori, i sistemi di “age verification”; i big data; l’intelligenza artificiale generativa, il Metaverso e le problematiche poste dagli algoritmi; gli scenari tracciati dalle neuroscienze; la sicurezza dei sistemi e la protezione dello spazio cibernetico; la monetizzazione delle informazioni personali; i fenomeni del revenge porn, del cyberbullismo, dello sharenting, del social scoring.

ha dichiarato il Garante.

Uno dei terreni che più ha impiegato il Garante nel 2022 è il diffondersi dei sistemi di riconoscimento facciale e il conseguente trattamento dei dati biometrici. Sul punto il Garante ricorda la sanzione (con conseguente divieto dell’uso di dati biometrici) che ha imposto, pari a 20 milioni di euro, alla controversa società statunitense Clearview. Il Dott. Stanzione ha anche ricordato gli interventi dell’autorità verso una serie di enti locali che volevano fare ricorso alla sorveglianza di massa tramite il cosiddetto riconoscimento facciale intelligente, ma anche quegli enti locali che stavano varando sistemi di “scoring sociale”.

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I minori a rischio

L’altro tema sul quale, tra i tanti, il Garante ha puntato l’attenzione è quello, sempre più urgente, della tutela dei minori online. Sul punto il Garante ha sottolineato come l’anno trascorso abbia visto un forte impegno dell’autorità nella verifica dei meccanismi di iscrizione ai social, soprattutto in termini di verifica dell’età degli utenti.

“In questa direzione si muove il tavolo di lavoro istituito con il recente protocollo d’intesa tra Garante e Agcom”

ha ricordato Stanzione, ribadendo che gli sforzi sul punto sono tutt’ora in corso.

Nel 2022, ricorda ancora, il Garante è intervenuto proprio su Tik Tok, la piattaforma social più diffusa tra i giovani e giovanissimi. Oltre ad aver sollevato una serie di problematiche rispetto al meccanismi di verifica dell’età garantiti dalla società cinese, il Garante ha vietato anche l’invio di pubblicità mirata “giustificata” secondo l’azienda da legittimo interesse. Tik Tok ha quindi sospeso questa attività, vietata dal Garante non soltanto per l’inadeguatezza della base giuridica, ma anche per il serio rischio che contenuti inappropriati potessero raggiungere i giovanissimi.

Anche lo stop al chatbot Replika ha segnato un passaggio fondamentale dell’attività del Garante in difesa dei minori.

L’attività del Garante: i numeri nella relazione 2022

Andiamo ai dati. Nel 2022 il Garante ha

  • adottato 442 provvedimenti;
  • dato riscontro a 9.218 reclami;
  • espresso 81 pareri su atti normativi o amministrativi;
  • esposto 12 pareri su norme di rango primario (in particolare su giustizia, sanità, lavoro e digitalizzazione della PA);
  • fornito all’autorità giudiziaria 5 comunicazioni di notizie di reato (falsa dichiarazione e notificazione al Garante e violazione delle norme di controllo a distanza dei lavoratori);
  • risposto a 16.400 quesiti che hanno riguardato, in massima parte, gli adempimenti connessi al GDPR.

Venendo alle sanzioni, i provvedimenti sanzionatori e correttivi ammontano a 317 mentre l’ammontare complessivo della sanzioni raccolte ammonta a 9,5 milioni di euro. Intensificate la ispezioni, che triplicano rispetto al 2021: sono state 140.

Qui è consultabile la RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ 2022

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