Sanzione garante: una società di telefonia attivava Sim, abbonamenti ed addebiti ad utenti ignari

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Sanzione Garante: multa da 150 mila euro alla società di telefonia che ha attivato sim card e abbonamenti, oltre ad aver acquistato cellulari e localizzatori GPS ad insaputa degli utenti. 

La Guardia di Finanza fa attivare il Garante

Un’utente ha informato la Guardia di Finanza di aver ricevuto alcuni addebiti nel 2021 sulla propria carta di credito che riguardavano l’attivazione di un contratto a nome del marito deceduto l’anno precedente. In seguito a questa segnalazione, la Guardia di Finanza ha informato il Garante Privacy. Quest’ultimo, a sua volta, ha avviato il procedimento sulla società che gestisce due negozi di telefonia nella provincia di Trento.

L’istruttoria del Garante

Sono state riscontrate gravi e numerose violazioni nel corso dell’istruttoria svolta dall’Autorità. Il Garante ha riscontrato che la società aveva attivato ben 1300 sim card utilizzando i dati personali e i documenti di identità degli utenti. Queste informazioni erano state ricavate dai sistemi del gestore telefonico di cui vendeva i prodotti, oppure conservati in modo illecito dai negozi stessi.

Oltre a ciò, la società aveva indotto i clienti ad apporre firme per dare il consenso all’attivazione di alcuni servizi non richiesti, omettendo però a cosa avrebbero portato. Inoltre, è stata riscontrata anche la vendita di cellulari e localizzatori GPS che non sono mai stati effettivamente acquistati e consegnati dagli utenti. Questi ultimi venivano a conoscenza dell’acquisto tramite gli addebiti.

Nello specifico, le persone coinvolte sono state più di 1000: 931 destinatari delle attivazioni illecite di SIM  e 62 persone a cui sono state associate le utenze di dispositivi elettronici mai richiesti. Il guadagno accertato attraverso queste attività è stato superiore a 80.000 euro.

La salata sanzione del Garante alla società di telefonia

L’istruttoria ha permesso di ricostruire come sia avvenuta l’attività illecita e le violazioni riscontrate. La società di telefonia mobile ha violato i principi di liceità, correttezza e accountability. Inoltre, non avendo rilasciato agli interessati un’idonea informativa, ha violato i principi di correttezza e trasparenza. Assumono particolare rilevanza nella vicenda la gravità delle violazioni, viste le finalità dei dati trattati. inoltre, l’attivazione illecita di servizi telefonici e l’indebita associazione alle utenze di clienti di dispositivi mai acquistati sono attività riconducibili anche a ipotesi di reato penale. 

Per tutte queste ragioni, il Garante ha optato per l’applicazione di una sanzione di ben 150 mila euro. Inoltre, ha ordinato il divieto di ulteriori trattamenti dei dati dei clienti.

Qui è disponibile il provvedimento completo